Capo VerdeNatura - Flora - Fauna
Natura
Spiagge, profonde valli (ribeiras), montagne. Capo Verde ha tutto: sparso sulle
isole alla rinfusa.
Le Isole del Capo Verde non hanno mai avuto una vegetazione lussureggiante. Il
suo nome proviene da quello della punta di terra africana di fronte a Boavista
(Capo Verde).
Già Cristoforo Colombo, nel 1498, definiva queste terre "sterili e inospitali"
Benché mancassero le piante ad alto fusto avevano, però, una loro vegetazione
che doveva scomparire quasi totalmente sotto l'incalzare delle siccità e del
lavoro umano, intento a sottrarre alla natura terre coltivabili.
Le monoculture imposte dalla colonizzazione completarono l'opera e, già nel 1832,
è Charles Darwin che approdando qui dichiara, bontà sua, che "sì, sono sterili
e inospitali" ma "ogni tipo di vegetazione rovinerebbe la grandiosità dei paesaggi".
Oggi le piogge (anzi la loro assenza) sono le vere padrone della natura capoverdiana.
In teoria, come in tutti i paesi tropicali, si distingue una stagione secca e una
stagione delle piogge.
A Capo Verde questa distinzione è unicamente una speranza. Se è vero che da novembre
a luglio esiste una stagione secca, non è altrettanto certo che piova negli
altri mesi.
La letteratura capoverdiana abbonda di episodi in cui la gente attende le "azaguas"
(le piogge), col naso proteso verso il cielo, e vede gonfiarsi le nuvole che, in un
giuoco perfido, finiscono per scaricarsi in mare.
|
|
Flora
Le specie endemiche rimaste sono meno di un centinaio.
Tra le specie arboree : il dragoeiro (dracena draco) , la tamareira capoverdiana
(phoenix atlantica), la tarrafa (tamarix senegalensis), l'espinheiro branco (acacia albida),
il tortolho (euphorbia tuckeyana) e il marmulano (sideroxylon marginata).
Dopo il 1975, con l'aiuto della Cooperazione Internazionale, Capo Verde ha iniziato
un'operazione di rimboschimento per il recupero del suolo, utilizzando un'acacia,
di origine americana, con elevata resistenza alla siccità prolungata.
Fauna
Diciamo subito, a beneficio dei viaggiatori, che a Capo Verde non esistono né
animali feroci né serpenti di alcun genere.
Abbastanza povera la fauna terrestre in genere.
Della quarantina di specie endemiche una gran parte è costituita dagli uccelli
che vivono, per lo più, sugli isolotti disabitati. Fra questi: il guincho
(pandion haliaetus), la tchota de cana (acrocephalus brevipennis), l'allodola di Razo
(alauda Razae), il rabil (fregata magneficens), il gon gon (pterodroma feae),
la passarinha (halcyon leucocephala).
I rettili annoverano una grande varietà di innocui gechi.
Unico ragno tossico, ma non velenoso né mortale, è il rarissimo nephila senegalensis.
A Santiago, soprattutto nell'interno ma non solo, vive una piccola scimmia, il macaco
di mato (cercopithecus aethiops).
Ricca, invece, la fauna marina, favorita dalle correnti favorevoli e dall'assenza
di piattaforma continentale. Curiosamente a Capo Verde troverete sia specie tropicali
che mediterranee: tonni, barracuda, dorados, pesci serra, murene, dentici, garopas,
chicharros, sgombri, bonitos, marlin blu, squali, ecc.
Numerosi i crostacei: aragoste, granchi, cicale marine e i molluschi: conchiglie, polipi,
totani.
Tra i mammiferi: i delfini, le orche, le megattere.
Da non dimenticare infine le tartarughe marine che vengono a depositare le loro uova sulle
tranquille spiagge capoverdiane (soprattutto Boavista e Maio). Ce ne sono di varietà
diverse: la più comune è la caretta-caretta.
Tratto da www.cvfaidate.com
|